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Tuesday, 23 August 2016

Tuesday Timetable – il potere espresso attraverso la moda


Grazie alla School of Museum Studies dell’Università di Leicester, ho avuto la fortuna di passare l’estate a Bath, lavorando con il Collections Management team del Museo delle Terme Romane. Un’esperienza unica, che mi sta permettendo non soltanto di crescere professionalmente in uno tra i più rinomati musei del Regno Unito, ma anche di scoprire, giorno dopo giorno, l’affiscinante storia di questo sito, direttamente attraverso le sue collezioni.

Uno dei momenti più interessanti è stato progettare il cosiddetto Tuesday Timetable, un’attività il cui scopo è di mostrare oggetti, appartenenti alla collezione museale, generalmente non accessibili al pubblico. L’idea è di sviluppare un tema e presentarlo ai visitatori in un tavolo, posto nella scenografica cornice dei Great Baths.

Il titolo del mio Tuesday Timetable è stato “Il potere espresso attraverso la moda”. Durante i miei studi in archeologia classica, mi sono appassionata di iconografia antica, cioè lo studio e l’interpretazione delle immagini e i loro attributi.

In antichità, monete e statue svolgevano la stessa funzione degli attuali mezzi di comunicazione di massa, diffondendo immagini e i loro significati simbolici ad ampio raggio. Grazie alla loro presenza costante nella vita di tutti i giorni - le monete erano il principale mezzo di scambio, così come le statue decoravano i principali luoghi pubblici delle città  - le immagini rappresentate erano facilmente riconoscibili anche dalla gente comune.
Nell’antica Grecia, i principali soggetti sulle monete ritraevano dei ed eroi, mentre i Romani col tempo li sostituirono con effigi degli imperatori e membri della loro famiglia. In tal senso, monete e statue erano i principali veicoli di propaganda politica del tempo.
L’influenza sociale e politica per i Romani si esprimeva attraverso la moda. Gli imperatori portavano corone radiate e d’alloro, erano raffigurati col volto rasato, o con una folta barba, mentre le loro mogli sfoggiavano acconciature destinate a fare tendenza, sia semplici che estremamente elaborate.
Busto femminile con acconciatura tipica del periodo Flavio (fine del I sec. d.C.). Roma, ©Musei Capitoliniusto 

Busto dell’imperatore Adriano (76-138 d.C.), che reintrodusse la moda della barba. Roma,, ©Musei Capitolini Nazionale Romano, Palazzo Massimo alle Terme 

Una lavagna mostrava ai visitatori immagini di scultura antica e i cambiamenti nello stile; sul tavolo, invece, era possibile ammirare e toccare monete di epoca greca e romana, e le repliche delle teste della famosa Sulis Minerva, e di Agrippina Maggiore, madre dell’imperatore Caligola, i cui originali sono esposti nel museo. Ma non è tutto! Nella ricca collezione museale, ho trovato alcune medaglie inglesi della metà del XVIII secolo, in cui i profili dei reali si ispiravano chiaramente a modelli Greco-romani, a conferma del profondo radicamento della cultura classica nella cultura occidentale.
Il mio Tuesday Timetable ai Great Bath

Il pubblico ha molto apprezzato poter vedere e toccare i reperti, commentando e comparando i cambiamenti di stile, gusti e moda passati, rispetto ai giorni nostri. Anche i più piccoli non si sono annoiati, impegnati a disegnare le loro monete personali!
Io e la mia compagna di corso Yahao… Da Leicester a Bath! 



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